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Help, primo antifurto al mondo per cavi di rame e alluminio

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Help, primo antifurto al mondo per cavi di rame e alluminio

Help, antifurto per cavi di rame e alluminio
Protegge i cavi delle dorsali di concentrazione dei quadri di campo, allarma i pozzetti dei cavidotti e gli accessi ai locali tecnici.

Problema

È sufficiente digitare “Furti di Rame negli impianti Fotovoltaici” su qualsiasi motore di ricerca, per imbattersi in una lista senza fine di articoli di giornale che documentano giorno dopo giorno l’ennesima razzia di questo metallo che viene sopranominato: "l’oro rosso". Agli ingenti danni derivanti dal furto dei conduttori in rame o alluminio, si dovranno aggiungere i costi per il ripristino ed il fermo impianto FV.

Le più colpite sono le dorsali dove sono presenti le corde di rame che connettono i quadri di campo dei moduli fotovoltaici all’ingresso inverter. Si tratta di cavi in rame con una sezione che arriva a 300 mm2, dove passano correnti fino a 200A e tensioni di 900V.
Il tentativo di furto dei cavi di rame di notte, quando l’impianto fotovoltaico non funziona, fino ad oggi non era segnalabile, in quanto non essendoci passaggio di tensione nelle linee elettriche, non c’era modo di accorgersi del taglio.

Soluzione

HELP è il 1° antifurto al Mondo che offre una protezione totale: sui cavi elettrici in rame e alluminio, sull’apertura di pozzetti dei cavidotti e sull’effrazione dei locali tecnici.
Sfruttando un innovativo sistema brevettato, segnala prima il tentativo di apertura dei pozzetti e poi, nel caso in cui uno dei cavi della dorsale di concentrazione stringhe venga sconnesso o troncato, il sistema darà allarme.

 

Esempio di applicazione

Ogni centralina HELP è in grado di proteggere fino a 4 dorsali di concentrazione, per un totale di 8 cavi e due linee dedicate ad allarmare i pozzetti dei cavidotti e gli accessi ai locali tecnici.

 

Funzionamento

HELP segnala eventuali tentativi di apertura dei pozzetti o di altri accessi ai cavidotti e contemporaneamente controlla in 2 modi la presenza dei cavi: di giorno misura il passaggio di corrente generata dai moduli fotovoltaici; di notte genera una serie di impulsi sui cavi e mediante il dispositivo TAHELP-TX l’energia viene trasferita per induzione elettromagnetica al cavo arrivando alla cassetta di campo dove è presente il dispositivo DC LOOP che chiude il circuito, l’impulso ripercorre il cavo di ritorno fino a raggiungere il dispositivo TAHELP-RX. Qui, sempre per induzione elettromagnetica, viene trasformato in impulso di corrente e rilevato da HELP il quale lo misura e ne confronta i valori con quelli memorizzati in fase di installazione.
Nel caso il dispositivo DC LOOP venga rimosso o cortocircuitato, oppure venga tagliato anche solo uno dei due cavi della dorsale, o se ne modifichi la lunghezza mediante un ponte, HELP rileva una differenza tra il segnale di controllo e il valore memorizzato in fase di calibrazione e viene generato l’allarme.

Composizione del Sistema

  • Centralina di controllo HELP, che viene posta vicino all’inverter e quindi in una zona sicura. Help può proteggere fino a 4 dorsali (4 collegamenti quadri di campo-inverter) e quindi 8 linee di cavo, oltre che due linee dedicate per la protezione dei pozzetti o degli accessi ai locali tecnici.
  • Per ogni dorsale (coppia di corde di rame- quadro di campo) sono necessari:
  • dispositivo TX. Cod.AF1.TAHELP-TX
  • dispositivo RX, Cod.AF1.TAHELP-RX
  • due DC LOOP, uno installato all’ingresso della cassetta di campo, l’altro sull’ingresso dell’inverter. La connessione avviene in maniera rapida e sicura attraverso i cavi dotati di connettori Multicontact all’ingresso moduli della cassetta di campo. La manomissione o rimozione di questo dispositivo provoca l’allarme. Cod. AF1.DCLOOP.
  • Sensori di prossimità sui pozzetti (opzionali).

Facile Installazione

È sufficientedisconnettere i cavi del positivo e negativo della dor-sale, (lato inverter) infilare i dispositivi TA Cod.AF1.TAHELP-TX  e Cod.AF1.TAHELP-RX  e riconnettere i cavi.  A questo punto basta innestare DC LOOP semplicemente con  i 2 connettori sul quadro di campo relativo, (montare i sensori nel caso si vogliano proteggere anche i pozzetti) e quindi alimentare HELP.


Autocalibrazione

HELP per adattarsi alla lunghezza e alle caratteristiche dei cavi, che varia da impianto a impianto, esegue una procedura di autocalibrazione durante la fase di installazione per adeguare potenza e frequenza dell’impulso di energia di ogni canale.

Alto livello di sicurezza

Non esiste alcun contatto elettrico tra i sensori e i cavi da proteggere. Il dispositivo ha un isolamento di 4kV rispetto ai cavi.

Come comunica l’allarme

HELP dispone di una porta RS485 con protocollo di comunicazione ModBus, per la sua supervisione a distanza; è disponibile inoltre un relè con contatto di scambio, programmabile nelle sue funzionalità e temporizzazioni. È possibile monitorare l’impianto a distanza attraverso un software di supervisione in grado di segnalare via mail lo stato di allarme, di un numero di HELP-AC virtualmente illimitato.

Esempio di un inverter con un ingresso nel quale confluiscono 4 dorsali

 

Installazione tipica